inutile: la dimensione LIVE è quella dei nostri!!!
FullG: grande forma, splendido performer, persino qualche pelvica elvisiana 9 ++
Branzillo: perfetto 9++
Vak: perfetto 9++
Mai: perfetto nel suono gelido nell'atteggiamento, rifiuta anche il balletto liscio (chitarra a destra / chitarra a sinistra) col FullG per motivi non addotti, dopo il concerto sparisce, fa sapere che ha le paturnie, ma non spiega; motivazione entro 90 giorni come le sentenze...? 9
Peppo: perfetto 9++
Batta: si gioca i più perché dimentica gli attacchi di un paio di canzoni causa eccesso di "distrazione da figaio" 9
Nico: pur avendo una batteria che ricostruisce perfettamente il suono di un sacco di cavolfiori che rotola su una scala di legno, dal vivo è impeccabile come libidine...qualche dimenticanza di troppo ma ampiamente scusabile 9
Edo: santosubito 10
Dany: si rende conto che gli HH le hanno fatto un bel regalo ed è grata, attendonsi date 9
poi dall'emilia si nega che noi siamo splendidi....il tutto perché non ci sono immagini dello zio sul campo di basket...qualcosa mi fa pensare a un playmobil sudatissimo e smadonnante....
Voci non confermate riferiscono che il Mai abbia ricevuto un'offerta per suonare in un tributo a steve vai. Da qui il cincischiamento di questi giorni...vi sapremo dire
Uno che di batteria non ci capisce un cazzo ha detto...
Bravissimo! Queste sono davvero le migliori batterie del mondo... volendo risparmiare esiste un marchio che utilizza fusti e meccaniche costruiti dalla DW e si chiama Drum Sound e costano molto meno... stranamente suonano da paura anche quelle e non è raro vedere batteristi importanti che usano DW utilizzare anche Drum Sound a seconda delle situazioni.
ristorante di pesce grande scoperta, qualità altissima e prezzo relativamente ragionevole (es: assaggio di 10 antipastini, 2 primi e 1 secondo, 70 euri. Bolle, a parte) posto adatto per R2 alta, colta e pesciosa, se e quando ce ne sarà la voglia
domenica invece vado a scoprire/riscoprire una nuova/vecchia trattoria qua vicina (15 min dai circensi), sempre per via di potervi offrire novità di livello -e ai prezzi giusti- per le celebrazioni ovviamente sarete relazionati
NEW YORK – «Uno sfascia - famiglie, un adultero incallito, un irrefrenabile Don Giovanni». Per il resto del mondo, Bruce Springsteen continua ad essere l’adorato ed inimitabile Boss, ma per l’uomo d’affari americano Arthur J. Kelly la 59enne leggenda americana del rock è il motivo dietro il suo contenzioso divorzio dalla moglie Ann, dopo ben 17 anni di matrimonio.
LA DENUNCIA - Nella denuncia depositata presso l’alta corte di Monmouth County, in New Jersey, Kelly accusa la moglie di «aver commesso adulterio con Bruce Springsteen, troppe volte e in troppi luoghi diversi per poterli elencare tutti». Oltre a reclamare l’affidamento congiunto delle loro due figlie, rispettivamente di 10 e 13 anni, Kelly chiede al giudice di obbligare la sua ex a pagare una cospicua parte degli alimenti e delle spese scolastiche delle figlie. Costi che probabilmente finiranno per essere addebitati al cantante di «Born in the Usa» e «Streets of Philadelphia».
IL PRECEDENTE - Non è la prima volta che Springsteen, sposato da 17 anni con la 55enne Patti Scialfa, cantante e chitarrista della sua E-Street Band, è accusato d’infedeltà. Nel 2006 fece il giro del mondo la notizia del suo imminente divorzio dalla stessa Scialfa a causa di una sua presunta love story con una vedova dell’11 settembre, incontrata durante una raccolta di fondi di beneficenza per le vittime dell’attentato terroristico. La star negò le voci in un comunicato ufficiale diffuso sul suo sito web: uno spazio che fino ad allora non aveva mai usato per diffondere informazioni di natura personale. E secondo i suoi biografi, anche il suo primo matrimonio con l’attrice di «Il piacere è tutto mio», Julianne Phillips, finì dopo solo tre anni, a causa della sua torrida relazione segreta con la Scialfa.
la pasqua ha portato in dono una nuova superosteria, tra l'altro logisticamente perfetta perchè sita a 10 minuti dai circensi, alle prossime celebrazioni!
Mario Vanni, 82 anni, l'ex postino di San Casciano Val di Pesa, condannato all'ergastolo per concorso in quattro duplici delitti del mostro di Firenze, è morto ieri all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. A dare notizia la notizia è Metropoli web. Vanni era l'ultimo 'compagno di merendè del contadino Pietro Pacciani ancora in vita: Giancarlo Lotti, il pentito dell'inchiesta, era morto nel 2002. Al 1998 risale invece il decesso di Pacciani. Proprio a Vanni si deve la definizione di compagni di merende: fu il postino, nel corso della sua deposizione come teste al primo processo a Pacciani, nel 1994, a dire che con il contadino lui andava solo a fare merende.
Vanni era stato condannato all'ergastolo per gli ultimi quattro duplici omicidi del maniaco delle coppiette: Montespertoli ('82), Giogoli ('83), Vicchio ('84) e Scopeti ('85). La pena, considerate le condizioni di salute dell'uomo, era stata sospesa nel 2004 e l'ex postino viveva in una casa di riposo in provincia di Firenze. Domenica, secondo quanto si apprende, era stato ricoverato all'ospedale di Ponte a Niccheri.
«Con tutta probabilità si porta nella tomba dei segreti che non ha voluto o potuto rivelare, quelli sui mandanti del mostro». È il commento di Michele Giuttari, capo della squadra mobile di Firenze dal 1995 al 2003 e poi, fino al 2007, alla guida del Gides, il gruppo investigativo delitti seriali. Giuttari ha condotto le indagini che portarono a Giancarlo Lotti e Mario Vanni, i 'compagni di merendè di Pacciani poi condannati per quattro duplici omicidi.
Giuttari ricorda di aver arrestato Vanni il giorno prima della sentenza di appello che assolse Pacciani, il 12 febbraio nel 1996: «Lo trovammo a letto - ricorda - neppure ci guardò. Ma ci ripetè quella frase che lo ha reso famoso: io ho fatto solo delle merende». L'ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, che guidava la procura di Firenze durante le indagini sul mostro, ha ricordato le sentenze di Cassazione che hanno confermato le condanne sia del Lotti sia del Vanni e quella che annullò il processo di appello in cui venne assolto Pacciani (che morì prima del nuovo processo). «Secondo la nostra ricostruzione - ha detto Vigna - erano gli autori degli omicidi. Con la scomparsa di Pacciani, di Lotti e ora di Vanni la morte c'ha messo il cappello sopra».
GERI HALLIWELL E' ufficiale, l'ex Spice lascia definitivamente la musica
Chi si sta chiedendo che fine abbia fatto Geri Halliwell, ex Ginger Spice, ha ora la sua risposta, purtroppo negativa. La rossa delle Spice Girls ha di recente dichiarato che non tornerà a fare musica. La sua ultima fatica solista è "Passion" del 2005, album che segnò un notevole flop con sole 150mila copie vendute. La 36enne - ora single dopo aver lasciato l'italiano Fabrizio Politi a cui era legata da diverso tempo - ha spiegato alla rivista Red, "Tutti hanno il loro periodo fortunato, ora lascio spazio agli altri, in giro ci sono cantanti più giovani". Aggiunge, "Non voglio apparire giovane per vendere e non voglio essere schiava dell'immagine nella mia vita". Rimane però un briciolo di speranza, "Comunque mai dire mai! Chissà, magari tornerò con un disco a 60 anni!". (Mtv)
La casa di produzione informa che è finalmente terminato il terzo DVD degli Hungry dal vivo! Per questo terzo capitolo si è fatto ricorso alle più moderne tecnologie in fatto di video-editing, si possono apprezzare la definizione dell'HD, la chiarezza del Full Screen, la larghezza del 16:9, l'avvolgenza del suono Surround, la vibranza dei bassi dal Sub-Woofer e in ultimo per la prima volta sui vostri teleschermi... potrete apprezzare la band in 3D grazie agli speciali occhialini in dotazione!
secondo me è un ottimo film di quel genere che ormai solo lui (e W.Allen, toh) pratica e che è il da me battezzato "cinema delle idee" (per opporsi al cinema dei budget da 1000 milioni)
certo è un prodotto con la pecca di essere un po' troppo buonista, come un po' tutto il suo ultimo ciclo di cui cmq qs GT spero che sia l'ottimo epitaffio
La dichiarazione dello zio potrebbe anche essere condivisibile, pur nell'apparente bestemmia del metter woody e clint (come registi) nella stessa frase. Certo pero' che va sottolineato che e' l'unico cinema "delle idee" che distribuisce la medusa. Non l'unico che c'e'. Cio' premesso, siam d'accordo, chiudendo un occhio sull'evidente bestemmia
bah....c'è una famiglia di immigrati gialli x bene....il resto sono tutte bande di portoricani, cinesi,e ratatuia del genere...nn è il film + scoretto che si possa fare, ma neanche buonista...
io il film non lo vidi, ma, come sapete, non son propenso a considerare che il vecchio zio clint possa essere più scorretto di tanto (e meno melenso di troppo). E indubbiamente trovo insuperabile la bestemmia del metterlo insieme ad Allen in un qualsivoglia giudizio (sceneggiatura, immagine, girato, recitazione, originalità, struttura...vado avanti?)
comunque non ho ancora visto questo gran torino, dunque sto parlando a cazzo e rimando il giudizio a poi (confermando quanto sopra per tutta l'opera precedente ad eccezione de "gli spietati" e di "bird", unici film davvero notevoli del nostro)
caro primiballi, a mio modo di vedere la cifra registica media di Allen è superiore a quella di Clint, ma nel vertice essi si toccano, non potendo io ritenere (e mi auguro anche te) Zelig più capolavoro degli spietati
sempre secondo me li accomuna il fatto di fare un cinema di non spettacolarità, di budget bassi puntando sulle idee e su quel che si ha da dire più che su quel che si può mostrare
in qs li metto insieme, non certamente nello stile
ribadisco: GT è un gran bel film, dove però lo sporco serve solo a rendere più pulito il pulito...ci sarà mai un più bel film contro il razzismo che in un film dove il razzista si converte? ecco il limite che ci vedo io, pur trattandosi di grande prodotto
Zelig è un film infinitamente superiore, se non altro per essere un'idea eccezionale, nuovissima, realizzata in maniera impeccabile
posso dire che settembre o un'altra donna (sviluppo del genere bergmaniano) sono al livello degli spietati (sviluppo del discorso leoniano), non di più
per me Allen è tra i 5 registi della storia del cinema, clint, pace all'anima sua, no
il razzista si converte? il film no, il libro c'è! T&P, lì non si pentono neanche....
meglio pirla che vestito da arlecchino o nascosto dietro un anonimo.... e comunque mica ho detto che il protagonista del film nn è buonista.....ho detto che il "film" nn è politicamete scorretto come solo clint da attore e nn da regista è riuscito ad essere.... ma in generale nn lo ritengo un film buonista. nn si parla mica di quell'ebreo di merda di spielberg... il buonista x eccellenza... si rimane razzisti x il rumeno che ruba....nn x la lituana che balla la lap dance...
Pulire il branzino e farcirlo con un trito di aglio, alloro, rosmarino, limone, sale e pepe bianco. Disporre il pesce in una teglia da forno su un letto di porro e finocchio tagliati a fette sottili, versare un filo d'olio e cuocere in forno a 180°C per 25 minuti circa.
cose che non si dovrebbero mai leggere ha detto...
(ANSA) - MILANO, 15 APR - Dopo 38 anni il batterista Stefano D'Orazio lascia i Pooh. Prima pero' l'artista partecipera' ad un ultimo tour con i suoi compagni. Partira' dal 24 luglio. D'Orazio firma con il resto della band (Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti) anche il nuovo disco in uscita l'8 maggio.
LONDRA - Niente sesso, siamo formiche. E per riprodurci preferiamo la clonazione. E' lo strano mondo della 'Mycocepurus smithii', una specie di formiche che vive nella foresta amazzonica. Che a un certo punto della sua evoluzione ha deciso di lasciar perdere la riproduzione di tipo sessuato e soprattutto di poter fare a meno dei maschi: ogni esemplare è infatti un'esatta replica della Regina - vera madre-padrona dell'intera colonia.
La scoperta è stata effettuata da un team di ricercatori dell'università dell'Arizona. Che, come nella migliore tradizione della ricerca scientifica, sono incappati per caso nel fenomeno. Gli studiosi, infatti, si sono in principio interessati alle 'Mycocepurus smithii' a causa della loro straordinaria abilità 'agricole'. Le smithii sono infatti in grado di coltivare un maggior numero di raccolti rispetto a ogni altra specie di formica sino ad oggi conosciuta.
Ben presto però i ricercatori si sono accorti che c'era qualcosa di strano nella composizione sociale di queste formiche amazzoniche: nelle colonie erano presenti solo esemplari di sesso femminile. Così hanno deciso di dare un'occhiata al loro DNA. E ogni esemplare è risultato essere un'esatta copia della Regina.
"Tra gli insetti sociali - spiega la dottoressa Anna Himler, responsabile dello studio - ci sono diversi tipi tipi di riproduzione. Ma questa specie ha sviluppato un sistema del tutto originale e molto inusuale". I ricercatori hanno quindi pensato di trovare conferme organiche ai test genetici e hanno analizzato più da vicino il sistema riproduttivo delle 'Mycocepurus smithii'.
Risultato: l'organo di solito responsabile per la riproduzione sessuale delle formiche è apparso in questo caso "deteriorato" a tal punto da rendere fisicamente impossibile l'accoppiamento. Lo studio - pubblicato sul Proceedings of the Royal Society B. con un titolo molto esplicito: World Without Sex - non è per ora riuscito a scoprire perché e quando una mutazione tanto radicale ha avuto luogo. Ma, secondo la Himler, ci sono dei vantaggi nella vita senza sesso. "Si risparmia l'energia necessaria a produrre esemplari maschi e raddoppia il numero di femmine fertili di ogni generazione del 100%", dice la Himler. Però ci sono anche degli svantaggi.
"A maggior diversità corrisponde una maggior resistenza ai parassiti e alle malattie", sottolinea Laurent Keller, esperto in insetti sociali dell'università di Losanna. "In una colonia di cloni - prosegue - se una formica è esposta a un parassita lo saranno tutte. Gli asessuati di norma non durano molto a lungo". Ecco perché ora l'attenzione è tutta posta sulla longevità di tale mutazione. "Siamo molto emozionati riguardo alla direzione che questa ricerca potrebbe prendere e alle sue implicazioni", conclude la Himler.
a parte quelli che si spacciano per me pur non essendo me...
ripeto che per me Clint regista vale Allen laddove è tanto capolavoro gli spietati quanto zelig, a meno di dire che esistono capolavori più capolavori di altri, ma ci inerpichiamo in un sentiero assai irto e pieno d'insidie...una discussione assai leziosa con argomenti a cazzo tipo bird è meglio della rosa purpurea del cairo...
mi contento della presa di coscienza piemontese della grandezza del Clint regista, lasciandoci il piacere della discussione alcolica e vagamente delirante a quattr'occhi sui vari gradi di grandezza...
EW YORK — Se fosse un film si intitolerebbe «La guerra americana di Woody». Mentre Woody Allen torna in Usa per la prima volta dopo un esilio artistico durato quasi cinque anni, — con la prima mondiale del suo nuovo film Whatever Works al Tribeca film festival — il leggendario regista di Manhattan e Mariti e mogli si ritrova al centro dell’ennesima battaglia legale che rischia di compromettere il già tenue filo che lo lega alla natia America. Dopo aver tradito Hollywood e New York girando tra Inghilterra e Spagna i suoi nuovi film — Match Point, Scoop, Sogni e delitti, Vicky Cristina Barcelona — l’America attendeva con trepidazione la sua grande rentrée in patria nel festival cinematografico allestito ogni anno a New York dal suo vecchio amico Robert de Niro.
Ma a gettare ombra sulla prima mondiale dell’attesissimo Whatever Works (che inaugura il festival il prossimo 22 aprile) è la causa da lui intentata contro l’American Apparel, una ditta di abbigliamento rea di aver sfruttato la sua immagine su alcuni manifesti pubblicitari senza il suo consenso. Nel mirino del 73enne regista: un’immagine tratta dal film Io e Annie, dove Allen appare vestito da ebreo chassidico, con la barba lunga, le treccine payot, e il tradizionale copricapo nero. Il testo del cartellone, esposto per una settimana a New York, Los Angeles e sul sito web della compagnia, è in yiddish e, sotto la foto, mostra la scritta a caratteri cubitali «American Apparel». Apriti cielo. «La mia reputazione è stata danneggiata», accusa Allen, che per principio non sponsorizza mai prodotti commerciali in Usa e adesso chiede danni per 10 milioni di dollari. La risposta di Dov Charney, il fondatore — ebreo — di American Apparel, non s’è fatta attendere. «Allora metteremo in piazza la sua vita sessuale — ha fatto sapere attraverso il suo legale, Stuart Slotnick — Nel chiederci 10 milioni di dollari Allen dimostra di sovrastimare la sua immagine che oggi vale ormai poco ». «Dopo i suoi vari scandali sessuali — incalza Slotnick — dubitiamo che le corporation americane vogliano usarlo come testimonial dei loro prodotti».
L’avvocato ha minacciato di trasformare gli scandali sessuali di Allen nell’argomento chiave del processo tra la American Apparel e il regista che inizierà a New York il 18 maggio. E non si riferisce solo al suo divorzio al vetriolo dall’ex compagna Mia Farrow—che lasciò nel 92 per stare con la loro figlia adottiva Soon-Yi— ma anche all’accusa di pedofilia (poi respinta dal tribunale ma rilanciata per mesi dai tabloid) mossa dalla stessa Farrow contro Allen, che accusò di aver molestato sessualmente la loro figlia Dylan di sette anni. Ce n’è quanto basta per offuscare le critiche, finora tutte positive, del suo nuovo film. Girato a New York, Whatever Works ha come protagonista Larry David, il genio comico dietro la serie tv Seinfeld e il successo di HBO Curb Your Enthusiasm, nei panni di un uomo eccentrico del Greenwich Village che si trova invischiato in una serie di relazioni amorose, finendo incastrato con una giovane del profondo sud (Evan Rachel Wood) e i suoi strambi genitori.
Oltre ad essere accolto con uno scroscio di applausi e risate all’anteprima allestita per i proprietari di sale Usa, il film è piaciuto molto anche alla critica. «E’ una pellicola ilare, pungente, noir e insieme geniale e folle», scrive il New York Observer. «La sua New York — incalza l’Huffington Post — è filtrata attraverso le lenti di Allen come non l’abbiamo mai vista prima». Ma nelle interviste lui continua imperterrito a ripetere di «preferire l’Europa all’America». «Niente soddisfa il mio ego più di essere chiamato un regista europeo». Spiega: «In Europa il cinema tifa per l’artista, mentre da noi in Usa è solo un business controllato dai soldi e dall’avidità ». Il fatto che tale mantra autolesionista faccia imbestialire i media Usa non lo sfiora.
caro zio, d'accordo come sempre fino a un certo punto...: come non puoi non valutare il dato della novità assoluta???? un capolavoro che non assomiglia a nulla di fatto prima è, in sé, più in alto rispetto ad altro che somiglia ad esempi (peraltro per buona parte della critica ben superiori...)
In occasione della partitissima di domenica siete tutti esonerati dall'obbligo di presenza alle prove per tutto il fine settimana (venerdì compreso) La Direzione dell'Internazionale f.b.c.
E' ufficiale, la partita delle partite sarà posticipata a domenica 19 aprile alle 20.30 per permettere all'imperatore di tornare in tempo dal Brasile. Solo così vinceremo
78 Commenti:
Un plauso alla fotografa che ha colto l'essenza di questa band che si esibisce live e contro ogni avversità, sfidando ogni regola di buonsenso!
Bravo Lussato e si spera che i meriti non se li porti a casa qualcun'altro!
Bravi! Siete stati il gruppo migliore della serata!
Sono d'accordo! Il gruppo spalla non era sicuramente alla vostra altezza e poi a me piacciono molto i Police!
iu u vistu di beigi casi duri dietru quelle chitarrengi...beigi mascchi pellossi...vi suchiu u cassu...uummm come mi piasce succhiare u casu
prossima fermata oasi
eccomi, in mostruoso ritardo:
inutile: la dimensione LIVE è quella dei nostri!!!
FullG: grande forma, splendido performer, persino qualche pelvica elvisiana 9 ++
Branzillo: perfetto 9++
Vak: perfetto 9++
Mai: perfetto nel suono gelido nell'atteggiamento, rifiuta anche il balletto liscio (chitarra a destra / chitarra a sinistra) col FullG per motivi non addotti, dopo il concerto sparisce, fa sapere che ha le paturnie, ma non spiega; motivazione entro 90 giorni come le sentenze...? 9
Peppo: perfetto 9++
Batta: si gioca i più perché dimentica gli attacchi di un paio di canzoni causa eccesso di "distrazione da figaio" 9
Nico: pur avendo una batteria che ricostruisce perfettamente il suono di un sacco di cavolfiori che rotola su una scala di legno, dal vivo è impeccabile come libidine...qualche dimenticanza di troppo ma ampiamente scusabile 9
Edo: santosubito 10
Dany: si rende conto che gli HH le hanno fatto un bel regalo ed è grata, attendonsi date 9
Le pagelle di Taro non sono neanche più attendibili, che delusione, non verrò mai più su questo blog.
Si è vero, per come ha suonato Batta, il vero Taro Cazziatoni non gli avrebbe dato più di 8
ridicoli
anch'io non verrò mai più su questo blog.
eravate belli fissi sul palco, nè?
primi segni di scollamento...gente in camicia e gente in maglietta...e quel democristo del brazini con la camicia e la maglietta...
caro "uno" .... ti sfondo il culo con una delle 4 takamine del mai
una di quelle nere
poi dall'emilia si nega che noi siamo splendidi....il tutto perché non ci sono immagini dello zio sul campo di basket...qualcosa mi fa pensare a un playmobil sudatissimo e smadonnante....
Voci non confermate riferiscono che il Mai abbia ricevuto un'offerta per suonare in un tributo a steve vai. Da qui il cincischiamento di questi giorni...vi sapremo dire
lo zio ormai è un ex del basket, allena e litiga con gli arbitri, gioca solo con l'ultima in classifica
eh però al tricaechampagne...
http://www.dwdrums.com/drums/classics/index.htm
Direi che quella tutta bianca potrebbe anche andare
quella bianca e rossa rappresenterebbe meglio l'accozzaglia di democristi e comunisti che siete...
Bravissimo! Queste sono davvero le migliori batterie del mondo... volendo risparmiare esiste un marchio che utilizza fusti e meccaniche costruiti dalla DW e si chiama Drum Sound e costano molto meno... stranamente suonano da paura anche quelle e non è raro vedere batteristi importanti che usano DW utilizzare anche Drum Sound a seconda delle situazioni.
notizie x il fullgido:
ristorante di pesce grande scoperta, qualità altissima e prezzo relativamente ragionevole (es: assaggio di 10 antipastini, 2 primi e 1 secondo, 70 euri. Bolle, a parte)
posto adatto per R2 alta, colta e pesciosa, se e quando ce ne sarà la voglia
domenica invece vado a scoprire/riscoprire una nuova/vecchia trattoria qua vicina (15 min dai circensi), sempre per via di potervi offrire novità di livello -e ai prezzi giusti- per le celebrazioni
ovviamente sarete relazionati
baci
a me hanno detto che il mai voglia aderire a un gruppo tributo a se stesso
NEW YORK – «Uno sfascia - famiglie, un adultero incallito, un irrefrenabile Don Giovanni». Per il resto del mondo, Bruce Springsteen continua ad essere l’adorato ed inimitabile Boss, ma per l’uomo d’affari americano Arthur J. Kelly la 59enne leggenda americana del rock è il motivo dietro il suo contenzioso divorzio dalla moglie Ann, dopo ben 17 anni di matrimonio.
LA DENUNCIA - Nella denuncia depositata presso l’alta corte di Monmouth County, in New Jersey, Kelly accusa la moglie di «aver commesso adulterio con Bruce Springsteen, troppe volte e in troppi luoghi diversi per poterli elencare tutti». Oltre a reclamare l’affidamento congiunto delle loro due figlie, rispettivamente di 10 e 13 anni, Kelly chiede al giudice di obbligare la sua ex a pagare una cospicua parte degli alimenti e delle spese scolastiche delle figlie. Costi che probabilmente finiranno per essere addebitati al cantante di «Born in the Usa» e «Streets of Philadelphia».
IL PRECEDENTE - Non è la prima volta che Springsteen, sposato da 17 anni con la 55enne Patti Scialfa, cantante e chitarrista della sua E-Street Band, è accusato d’infedeltà. Nel 2006 fece il giro del mondo la notizia del suo imminente divorzio dalla stessa Scialfa a causa di una sua presunta love story con una vedova dell’11 settembre, incontrata durante una raccolta di fondi di beneficenza per le vittime dell’attentato terroristico. La star negò le voci in un comunicato ufficiale diffuso sul suo sito web: uno spazio che fino ad allora non aveva mai usato per diffondere informazioni di natura personale. E secondo i suoi biografi, anche il suo primo matrimonio con l’attrice di «Il piacere è tutto mio», Julianne Phillips, finì dopo solo tre anni, a causa della sua torrida relazione segreta con la Scialfa.
ammazza sti piemonti che assenteisti de fero...
si lavora in piemonte.
Nessun di voi che scettato mi miscizia, basct mi togo di Faisbuc... bei maschioni!
io avevo accettato...poiho visto un gonfiore nelle mutande e sono scappato... nn credo fosseun super clitto !!!
la pasqua ha portato in dono una nuova superosteria, tra l'altro logisticamente perfetta perchè sita a 10 minuti dai circensi, alle prossime celebrazioni!
ammazza manco oggi ce siete
Mario Vanni, 82 anni, l'ex postino di San Casciano Val di Pesa, condannato all'ergastolo per concorso in quattro duplici delitti del mostro di Firenze, è morto ieri all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. A dare notizia la notizia è Metropoli web. Vanni era l'ultimo 'compagno di merendè del contadino Pietro Pacciani ancora in vita: Giancarlo Lotti, il pentito dell'inchiesta, era morto nel 2002. Al 1998 risale invece il decesso di Pacciani. Proprio a Vanni si deve la definizione di compagni di merende: fu il postino, nel corso della sua deposizione come teste al primo processo a Pacciani, nel 1994, a dire che con il contadino lui andava solo a fare merende.
Vanni era stato condannato all'ergastolo per gli ultimi quattro duplici omicidi del maniaco delle coppiette: Montespertoli ('82), Giogoli ('83), Vicchio ('84) e Scopeti ('85). La pena, considerate le condizioni di salute dell'uomo, era stata sospesa nel 2004 e l'ex postino viveva in una casa di riposo in provincia di Firenze. Domenica, secondo quanto si apprende, era stato ricoverato all'ospedale di Ponte a Niccheri.
«Con tutta probabilità si porta nella tomba dei segreti che non ha voluto o potuto rivelare, quelli sui mandanti del mostro». È il commento di Michele Giuttari, capo della squadra mobile di Firenze dal 1995 al 2003 e poi, fino al 2007, alla guida del Gides, il
gruppo investigativo delitti seriali. Giuttari ha condotto le indagini che portarono a Giancarlo Lotti e Mario Vanni, i 'compagni di merendè di Pacciani poi condannati per quattro duplici omicidi.
Giuttari ricorda di aver arrestato Vanni il giorno prima della sentenza di appello che assolse Pacciani, il 12 febbraio nel 1996: «Lo trovammo a letto - ricorda - neppure ci guardò. Ma ci ripetè quella frase che lo ha reso famoso: io ho fatto solo delle merende».
L'ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, che guidava la procura di Firenze durante le indagini sul mostro, ha ricordato le sentenze di Cassazione che hanno confermato le condanne sia del Lotti sia del Vanni e quella che annullò il processo di appello in cui venne assolto Pacciani (che morì prima del nuovo processo). «Secondo la nostra ricostruzione - ha detto Vigna - erano gli autori degli omicidi. Con la scomparsa di Pacciani, di Lotti e ora di Vanni la morte c'ha messo il cappello sopra».
GERI HALLIWELL
E' ufficiale, l'ex Spice lascia definitivamente la musica
Chi si sta chiedendo che fine abbia fatto Geri Halliwell, ex Ginger Spice, ha ora la sua risposta, purtroppo negativa. La rossa delle Spice Girls ha di recente dichiarato che non tornerà a fare musica. La sua ultima fatica solista è "Passion" del 2005, album che segnò un notevole flop con sole 150mila copie vendute. La 36enne - ora single dopo aver lasciato l'italiano Fabrizio Politi a cui era legata da diverso tempo - ha spiegato alla rivista Red, "Tutti hanno il loro periodo fortunato, ora lascio spazio agli altri, in giro ci sono cantanti più giovani". Aggiunge, "Non voglio apparire giovane per vendere e non voglio essere schiava dell'immagine nella mia vita". Rimane però un briciolo di speranza, "Comunque mai dire mai! Chissà, magari tornerò con un disco a 60 anni!". (Mtv)
e allora la smettete di ridere, cazzo, vengo lì e vi meno! non avete capito che a tortona non si deve ridere???? cazzo! a noi!
La casa di produzione informa che è finalmente terminato il terzo DVD degli Hungry dal vivo!
Per questo terzo capitolo si è fatto ricorso alle più moderne tecnologie in fatto di video-editing, si possono apprezzare la definizione dell'HD, la chiarezza del Full Screen, la larghezza del 16:9, l'avvolgenza del suono Surround, la vibranza dei bassi dal Sub-Woofer e in ultimo per la prima volta sui vostri teleschermi... potrete apprezzare la band in 3D grazie agli speciali occhialini in dotazione!
Caro Zio,avevi proprio ragione,Clint Eastwood è un grande,Gran Torino è uno dei film più belli della storia
gran torino è veramente un gran film !!!
secondo me è un ottimo film di quel genere che ormai solo lui (e W.Allen, toh) pratica e che è il da me battezzato "cinema delle idee" (per opporsi al cinema dei budget da 1000 milioni)
certo è un prodotto con la pecca di essere un po' troppo buonista, come un po' tutto il suo ultimo ciclo di cui cmq qs GT spero che sia l'ottimo epitaffio
La dichiarazione dello zio potrebbe anche essere condivisibile, pur nell'apparente bestemmia del metter woody e clint (come registi) nella stessa frase. Certo pero' che va sottolineato che e' l'unico cinema "delle idee" che distribuisce la medusa. Non l'unico che c'e'. Cio' premesso, siam d'accordo, chiudendo un occhio sull'evidente bestemmia
Di questi tempi non c'è niente da ridere
bè ma è buonista x modo di dire.... nn mi sembra dia uno spaccato così roseo degli immigrati negli stati uniti...
Allora hai visto un altro film
bah....c'è una famiglia di immigrati gialli x bene....il resto sono tutte bande di portoricani, cinesi,e ratatuia del genere...nn è il film + scoretto che si possa fare, ma neanche buonista...
Ti consiglio di andarlo a rivedere.....
ma col vestito da arlecchino o da persona normale?
io il film non lo vidi, ma, come sapete, non son propenso a considerare che il vecchio zio clint possa essere più scorretto di tanto (e meno melenso di troppo).
E indubbiamente trovo insuperabile la bestemmia del metterlo insieme ad Allen in un qualsivoglia giudizio (sceneggiatura, immagine, girato, recitazione, originalità, struttura...vado avanti?)
comunque non ho ancora visto questo gran torino, dunque sto parlando a cazzo e rimando il giudizio a poi (confermando quanto sopra per tutta l'opera precedente ad eccezione de "gli spietati" e di "bird", unici film davvero notevoli del nostro)
caro primiballi, a mio modo di vedere la cifra registica media di Allen è superiore a quella di Clint, ma nel vertice essi si toccano, non potendo io ritenere (e mi auguro anche te) Zelig più capolavoro degli spietati
sempre secondo me li accomuna il fatto di fare un cinema di non spettacolarità, di budget bassi puntando sulle idee e su quel che si ha da dire più che su quel che si può mostrare
in qs li metto insieme, non certamente nello stile
ribadisco: GT è un gran bel film, dove però lo sporco serve solo a rendere più pulito il pulito...ci sarà mai un più bel film contro il razzismo che in un film dove il razzista si converte?
ecco il limite che ci vedo io, pur trattandosi di grande prodotto
cheers
carissimo zio,
no:
Zelig è un film infinitamente superiore, se non altro per essere un'idea eccezionale, nuovissima, realizzata in maniera impeccabile
posso dire che settembre o un'altra donna (sviluppo del genere bergmaniano) sono al livello degli spietati (sviluppo del discorso leoniano), non di più
per me Allen è tra i 5 registi della storia del cinema, clint, pace all'anima sua, no
il razzista si converte? il film no, il libro c'è! T&P, lì non si pentono neanche....
In pratica, caro branzil, lo zio ti ha appena dato del pirla
meglio pirla che vestito da arlecchino o nascosto dietro un anonimo....
e comunque mica ho detto che il protagonista del film nn è buonista.....ho detto che il "film" nn è politicamete scorretto come solo clint da attore e nn da regista è riuscito ad essere.... ma in generale nn lo ritengo un film buonista. nn si parla mica di quell'ebreo di merda di spielberg... il buonista x eccellenza...
si rimane razzisti x il rumeno che ruba....nn x la lituana che balla la lap dance...
digal!
branz è un tipo suscettibile, bravo ragazzo, ma di film non capisce un cazzo
qui si approfitta del fatto, notorio, che il branzino fugge dall'ufficio alle sei....vili
Ricetta del giorno:
BRANZINO AL FORNO
Pulire il branzino e farcirlo con un trito di aglio, alloro, rosmarino, limone, sale e pepe bianco. Disporre il pesce in una teglia da forno su un letto di porro e finocchio tagliati a fette sottili, versare un filo d'olio e cuocere in forno a 180°C per 25 minuti circa.
(ANSA) - MILANO, 15 APR - Dopo 38 anni il batterista Stefano D'Orazio lascia i Pooh. Prima pero' l'artista partecipera' ad un ultimo tour con i suoi compagni. Partira' dal 24 luglio. D'Orazio firma con il resto della band (Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti) anche il nuovo disco in uscita l'8 maggio.
desaparecida una:
la calata piemonta dello zio e del colo...il solito bidone, la solita promessa berlusconiana
desaparecido due:
il Mai (era pronto il servizio di "chi l'ha visto"...poi ti va a venire il terremoto.....)
LONDRA - Niente sesso, siamo formiche. E per riprodurci preferiamo la clonazione. E' lo strano mondo della 'Mycocepurus smithii', una specie di formiche che vive nella foresta amazzonica. Che a un certo punto della sua evoluzione ha deciso di lasciar perdere la riproduzione di tipo sessuato e soprattutto di poter fare a meno dei maschi: ogni esemplare è infatti un'esatta replica della Regina - vera madre-padrona dell'intera colonia.
La scoperta è stata effettuata da un team di ricercatori dell'università dell'Arizona. Che, come nella migliore tradizione della ricerca scientifica, sono incappati per caso nel fenomeno. Gli studiosi, infatti, si sono in principio interessati alle 'Mycocepurus smithii' a causa della loro straordinaria abilità 'agricole'. Le smithii sono infatti in grado di coltivare un maggior numero di raccolti rispetto a ogni altra specie di formica sino ad oggi conosciuta.
Ben presto però i ricercatori si sono accorti che c'era qualcosa di strano nella composizione sociale di queste formiche amazzoniche: nelle colonie erano presenti solo esemplari di sesso femminile. Così hanno deciso di dare un'occhiata al loro DNA. E ogni esemplare è risultato essere un'esatta copia della Regina.
"Tra gli insetti sociali - spiega la dottoressa Anna Himler, responsabile dello studio - ci sono diversi tipi tipi di riproduzione. Ma questa specie ha sviluppato un sistema del tutto originale e molto inusuale". I ricercatori hanno quindi pensato di trovare conferme organiche ai test genetici e hanno analizzato più da vicino il sistema riproduttivo delle 'Mycocepurus smithii'.
Risultato: l'organo di solito responsabile per la riproduzione sessuale delle formiche è apparso in questo caso "deteriorato" a tal punto da rendere fisicamente impossibile l'accoppiamento. Lo studio - pubblicato sul Proceedings of the Royal Society B. con un titolo molto esplicito: World Without Sex - non è per ora riuscito a scoprire perché e quando una mutazione tanto radicale ha avuto luogo. Ma, secondo la Himler, ci sono dei vantaggi nella vita senza sesso. "Si risparmia l'energia necessaria a produrre esemplari maschi e raddoppia il numero di femmine fertili di ogni generazione del 100%", dice la Himler. Però ci sono anche degli svantaggi.
"A maggior diversità corrisponde una maggior resistenza ai parassiti e alle malattie", sottolinea Laurent Keller, esperto in insetti sociali dell'università di Losanna. "In una colonia di cloni - prosegue - se una formica è esposta a un parassita lo saranno tutte. Gli asessuati di norma non durano molto a lungo". Ecco perché ora l'attenzione è tutta posta sulla longevità di tale mutazione. "Siamo molto emozionati riguardo alla direzione che questa ricerca potrebbe prendere e alle sue implicazioni", conclude la Himler.
al cognome della dottoressa manca evidentemente una emme
c'è ben poco da capire...ormai anche su sky nn fanno più vedere un film decente
vero vero vero quant'è vero (lo dico anche se non ho sky...anche se ho avuto la forte tentazione di prenderlo quando gli hanno aumentata l'iva...)
a parte quelli che si spacciano per me pur non essendo me...
ripeto che per me Clint regista vale Allen laddove è tanto capolavoro gli spietati quanto zelig, a meno di dire che esistono capolavori più capolavori di altri, ma ci inerpichiamo in un sentiero assai irto e pieno d'insidie...una discussione assai leziosa con argomenti a cazzo tipo bird è meglio della rosa purpurea del cairo...
mi contento della presa di coscienza piemontese della grandezza del Clint regista, lasciandoci il piacere della discussione alcolica e vagamente delirante a quattr'occhi sui vari gradi di grandezza...
EW YORK — Se fosse un film si intitolerebbe «La guerra americana di Woody». Mentre Woody Allen torna in Usa per la prima volta dopo un esilio artistico durato quasi cinque anni, — con la prima mondiale del suo nuovo film Whatever Works al Tribeca film festival — il leggendario regista di Manhattan e Mariti e mogli si ritrova al centro dell’ennesima battaglia legale che rischia di compromettere il già tenue filo che lo lega alla natia America. Dopo aver tradito Hollywood e New York girando tra Inghilterra e Spagna i suoi nuovi film — Match Point, Scoop, Sogni e delitti, Vicky Cristina Barcelona — l’America attendeva con trepidazione la sua grande rentrée in patria nel festival cinematografico allestito ogni anno a New York dal suo vecchio amico Robert de Niro.
Ma a gettare ombra sulla prima mondiale dell’attesissimo Whatever Works (che inaugura il festival il prossimo 22 aprile) è la causa da lui intentata contro l’American Apparel, una ditta di abbigliamento rea di aver sfruttato la sua immagine su alcuni manifesti pubblicitari senza il suo consenso. Nel mirino del 73enne regista: un’immagine tratta dal film Io e Annie, dove Allen appare vestito da ebreo chassidico, con la barba lunga, le treccine payot, e il tradizionale copricapo nero. Il testo del cartellone, esposto per una settimana a New York, Los Angeles e sul sito web della compagnia, è in yiddish e, sotto la foto, mostra la scritta a caratteri cubitali «American Apparel». Apriti cielo. «La mia reputazione è stata danneggiata», accusa Allen, che per principio non sponsorizza mai prodotti commerciali in Usa e adesso chiede danni per 10 milioni di dollari. La risposta di Dov Charney, il fondatore — ebreo — di American Apparel, non s’è fatta attendere. «Allora metteremo in piazza la sua vita sessuale — ha fatto sapere attraverso il suo legale, Stuart Slotnick — Nel chiederci 10 milioni di dollari Allen dimostra di sovrastimare la sua immagine che oggi vale ormai poco ». «Dopo i suoi vari scandali sessuali — incalza Slotnick — dubitiamo che le corporation americane vogliano usarlo come testimonial dei loro prodotti».
L’avvocato ha minacciato di trasformare gli scandali sessuali di Allen nell’argomento chiave del processo tra la American Apparel e il regista che inizierà a New York il 18 maggio. E non si riferisce solo al suo divorzio al vetriolo dall’ex compagna Mia Farrow—che lasciò nel 92 per stare con la loro figlia adottiva Soon-Yi— ma anche all’accusa di pedofilia (poi respinta dal tribunale ma rilanciata per mesi dai tabloid) mossa dalla stessa Farrow contro Allen, che accusò di aver molestato sessualmente la loro figlia Dylan di sette anni. Ce n’è quanto basta per offuscare le critiche, finora tutte positive, del suo nuovo film. Girato a New York, Whatever Works ha come protagonista Larry David, il genio comico dietro la serie tv Seinfeld e il successo di HBO Curb Your Enthusiasm, nei panni di un uomo eccentrico del Greenwich Village che si trova invischiato in una serie di relazioni amorose, finendo incastrato con una giovane del profondo sud (Evan Rachel Wood) e i suoi strambi genitori.
Oltre ad essere accolto con uno scroscio di applausi e risate all’anteprima allestita per i proprietari di sale Usa, il film è piaciuto molto anche alla critica. «E’ una pellicola ilare, pungente, noir e insieme geniale e folle», scrive il New York Observer. «La sua New York — incalza l’Huffington Post — è filtrata attraverso le lenti di Allen come non l’abbiamo mai vista prima». Ma nelle interviste lui continua imperterrito a ripetere di «preferire l’Europa all’America». «Niente soddisfa il mio ego più di essere chiamato un regista europeo». Spiega: «In Europa il cinema tifa per l’artista, mentre da noi in Usa è solo un business controllato dai soldi e dall’avidità ». Il fatto che tale mantra autolesionista faccia imbestialire i media Usa non lo sfiora.
caro zio,
d'accordo come sempre fino a un certo punto...: come non puoi non valutare il dato della novità assoluta????
un capolavoro che non assomiglia a nulla di fatto prima è, in sé, più in alto rispetto ad altro che somiglia ad esempi (peraltro per buona parte della critica ben superiori...)
...insomma....
è il 16 aprile e nulla si sa sulla discesa piemonta
sento odor di mancanza di nulla aosta
o peggio di mancanza di interesse...
c'è anche una mancanza di coloretti, da due settimane assente e (pare) appiedato in sardegna...
sul feisbùc il colo compare....chiedermo conto...sa di palla....
In occasione della partitissima di domenica siete tutti esonerati dall'obbligo di presenza alle prove per tutto il fine settimana (venerdì compreso)
La Direzione dell'Internazionale f.b.c.
possibile che il presidente non sappia che juve inter è sabato sera...?
asino, la partita è sabato pomeriggio, aggiornati
mah che mi tocchi tifare inter per poter sperare di arrivar secondo...?
Auguri merdoni nerazzurri
E' ufficiale,
la partita delle partite sarà posticipata a domenica 19 aprile alle 20.30 per permettere all'imperatore di tornare in tempo dal Brasile.
Solo così vinceremo
all'imperatore ci piaciono le putane
gnurant..... è internazionale f.c.
Io prevedo che stasera saltano le prove e l'inter perde 4 a 0.
Prevedo anche che Coloretti diventerà presto papà.
io invece prevedo di venir giù venerdi 8/5
Scordatelo!!!
quello sopra è un evidente falsirone xché mia moglie nessuno la chiama o l'ha mai chiamata zia e meno che mai lei si sognerebbe di chiamarsi così
FALSUNAS!
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page